venerdì 3 marzo 2017

"R" Ram

A che cosa serve la RAM

La RAM ha il compito di immagazzinare velocemente i dati che poi devono essere lavorati dall'unità centrale del computer, ovvero dal processore detto anche CPU (acronimo di Central Processing Unit). In questo caso, non bisogna lasciarsi confondere: le funzioni svolte dalla memoria RAM sono completamente differenti rispetto  quelle del disco rigido. Entrambi, infatti, immagazzinano e conservano dati, ma con scopi diversi. Un hard disk magnetico (quelli a dischi, per intendersi) ha tempi di accesso e tempi di lettura e scrittura molto superiori a quelli di funzionamento del processore: se non ci fosse un cuscinetto ad armonizzare il funzionamento di queste due componenti, il computer lavorerebbe molto più lentamente. Ad esempio, anche soltanto per aprire un file di testo salvato in precedenza, il nostro PC impiegherebbe un discreto numero di secondi, anche decine, in base alle dimensioni del file stesso e alla qualità dell'hard disk disponibile.
La memoria RAM svolge esattamente questo compito: avendo prestazioni di poco inferiori rispetto alla CPU, richiama e immagazzina i dati dal disco rigido e li dà in pasto alla CPU nel momento in cui devono essere processati. Maggiore la quantità di dati che la RAM può immagazzinare, più speditamente funzionerà il computer. Negli ultimi anni, per velocizzare ulteriormente questi processi, i produttori di componentistica hardware hanno sviluppato delle tecnologie che permettono agli hard disk di lavorare con velocità simili a quelle della RAM, riuscendo però a conservare i dati in memoria anche senza alimentazione elettrica.  Gli hard disk a stato solido (Solid state disk, abbreviato in SSD) riducono il tempo di accesso, lettura e scrittura dei dati, incrementando in maniera sensibile la velocità e le prestazioni del personal computer. Oggi le memorie RAM più avanzate (le già citate SDRAM DDR4, che da poco hanno rimpiazzato le ormai "anziane" DDR3)

Sui laptop, invece, trovano spazio le memorie SO-DIMM (acronimo di small outline dual in-line memory module), moduli di memoria di dimensioni inferiori rispetto a quelle usuali. Il motivo di questa differenza è anche ovvio: le componenti di un computer portatili sono miniaturizzate rispetto a quelle di un computer desktop: vale per il disco rigido, vale per la scheda madre, vale per la scheda video e anche i moduli di memoria di lavoro non fanno eccezione.


Scegliere la memoria RAM giusta


Insieme con la sostituzione di un disco fisso tradizionale con un moderno SSD, aumentare la memoria RAM permette di velocizzare anche quei sistemi che cominciano a sentire il peso del tempo che passa.



Le schede madri possono oggi accogliere generalmente quattro tipologie di memorie RAM: DDR, DDR2, DDR3 e DDR4. Ovviamente le memorie DDR4 sono installabili solo sulle schede madri di più recente fattura e sono incompatibili con i sistemi più datati. Stessa cosa dicasi per DDR2 e DDR3.

A parte le specifiche tecniche, i banchi di memorie RAM differiscono per ciò che riguarda il numero di pin. A colpo d'occhio, quindi, è possibile capire, ad esempio, se si abbia tra le mani un banco DDR2 o DDR3.

Se si desidera aumentare la memoria RAM di un PC ci si dovrà orientare su memorie DIMM mentre se si desidera estendere la RAM di un portatile si dovranno acquistare memorie SODIMM.
Il prefisso “SO”, infatti, sta per Small Outline, ad evidenziare come il fattore di forma sia ridotto rispetto a quello delle DIMM per i sistemi desktop.

Le memorie DIMM DDR2 e DDR3 hanno lo stesso numero di pin ma presentano una tacca posta in una differente posizione in modo tale da rendere le RAM non intercambiabili perché elettricamente incompatibili.

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